Zampini si rivolge a Moratti dicendo: “Il tuo dirigente parla al telefono con gli arbitri e tiene un tavolino in bagno.”

Ieri, l’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti, è intervenuto a “Radio Kiss Kiss Napoli”, tornando sull’episodio del contatto Ronaldo-Iuliano del 26 aprile 1998

Alla domanda su cosa sarebbe cambiato con il VAR, Moratti ha dichiarato: “Se ci fosse stato il VAR all’epoca? Sinceramente credo che anche con la tecnologia ci sarebbe stato un arbitro al VAR e non mi fido che ci avrebbero dato il rigore. Allora gli arbitri erano schierati da una parte ben precisa”.

Oggi, sul quotidiano sportivo “Tuttosport”, Massimo Zampini, opinionista e noto tifoso juventino, ha risposto duramente alle parole di Moratti con un articolo che riportiamo qui di seguito.

La replica di Zampini alle dichiarazioni di Moratti

“Spendete cifre astronomiche e non vincete quasi nulla, perdete uno scudetto con 70.000 tifosi gemellati e 21 giocatori su 22 dalla vostra parte, fino a quando tutto cambia con Calciopoli: cancellano chi lavorava meglio di voi, vi regalano alcuni suoi trofei, vi accaparrate i suoi giocatori a prezzi stracciati e finalmente scoprite l’ebbrezza di vincere sul campo senza concorrenza”.

E non finisce qui. Si scopre poi che la vostra dirigenza intratteneva telefonate con arbitri e designatori, che un arbitro in attività vi trattava come confidenti abituali, che dalle vostre parti si preparavano dossier su personaggi del mondo arbitrale e che chiedevate persino di condizionare chi arbitrava contro di voi, anche in partite minori come una Coppa Italia contro il Cagliari. Altro che difendersi dai “potenti”: eravate immersi fino al collo, e se le vostre telefonate non fossero state nascoste, avreste subito sanzioni pesantissime invece che premi.

Ma nonostante tutto, il famoso “scudetto del tavolino” resta lì, nessuno osa ancora discuterlo, anche quasi 30 anni dopo. E così festeggiate la seconda stella con il 19° scudetto (di cui 4 figli diretti del miracolo post-Calciopoli), ignorando che persino Marotta, oggi presidente nerazzurro, qualche anno fa ridicolizzava quel titolo e criticava aspramente la doppia morale che ha trasformato il calcio italiano.

Ma non vi basta. Non avete la sensibilità o almeno il pudore di chiudere questa storia una volta per tutte. Anzi, siete gli unici a riaccenderla, sostenuti da ex giocatori e personaggi pubblici schierati quasi militarmente per difendere una narrazione ormai credibile solo per voi, che nega la realtà dei fatti. Sempre veleno, sempre lamentele, con il trofeo del tavolino in bacheca e la prescrizione come scudo di una versione dei fatti altrimenti insostenibile. Un esempio perfetto di quello che altrove definirebbero “piangere e fregare”.

Sandro Tonali lascia la Premier League per unirsi alla Juventus, dove giocherà fino alla fine della stagione.

L’annuncio del trasferimento ha colto di sorpresa molti appassionati e osservatori di calcio. Dopo aver intrapreso l’avventura inglese con il Newcastle United, il talentuoso centrocampista italiano ha scelto di rientrare in patria, accettando l’offerta del club bianconero per il resto della stagione.

Tonali, che aveva lasciato il Milan nel 2021 per approdare al Newcastle, si era distinto come uno dei pilastri della squadra in Premier League. Tuttavia, nonostante le buone prestazioni e un’integrazione positiva nel gruppo, il giocatore ha deciso di tornare in Italia. Le motivazioni dietro questa scelta restano parzialmente avvolte nel mistero, ma si ipotizza che la possibilità di giocare in un ambiente più familiare e lottare per obiettivi prestigiosi, come lo scudetto e la Champions League, abbiano pesato sulla sua decisione.

Il passaggio di Tonali alla Juventus rappresenta un’acquisizione strategica per il club torinese, che punta a rafforzare il centrocampo in un momento cruciale della stagione. Il calciatore, celebre per la sua intelligenza tattica, la capacità di organizzare il gioco e l’abilità di spezzare le linee avversarie, si unisce a un reparto che include già giocatori del calibro di Adrien Rabiot e Manuel Locatelli, creando una mediana di grande qualità e dinamismo.

Considerato uno dei talenti più brillanti del calcio italiano, Tonali ha costruito la sua reputazione crescendo nelle giovanili del Brescia e imponendosi al Milan, dove ha giocato un ruolo chiave nella conquista dello scudetto nel 2022. Nonostante il periodo relativamente breve in Inghilterra, il ritorno alla Serie A con la Juventus offre al centrocampista una nuova opportunità per consolidarsi a livello internazionale e contribuire significativamente ai successi del club.

Per la Juventus, che sta attraversando una fase di transizione sotto la guida di Massimiliano Allegri, l’arrivo di Tonali è un segnale di ambizione. Il club, impegnato a ritrovare stabilità e competitività dopo un periodo complicato, punta sul talento e sull’esperienza del giocatore per rilanciarsi sia in Italia che in Europa. I tifosi, entusiasti per il nuovo acquisto, vedono in Tonali un elemento chiave per il presente e il futuro della squadra.

Il ritorno di Tonali è accolto con entusiasmo non solo dalla Juventus, ma anche dal panorama calcistico italiano, che ritrova uno dei suoi giovani più promettenti. La sua presenza nel campionato di Serie A arricchisce ulteriormente il livello di competizione, e molti si aspettano che Tonali diventi un protagonista di spicco per gli anni a venire, aiutando i bianconeri a riconquistare un ruolo di primo piano nel calcio europeo.

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