Nonostante i disturbi ricorrenti, Thiago Motta mantiene la fiducia nel giovane della Juventus.

Il giovane della Juventus Vasilije Adzic ha ancora il sostegno del suo allenatore Thiago Motta mentre affronta un altro infortunio.

I Bianconeri hanno ingaggiato il diciottenne la scorsa estate dopo che si era fatto un nome nel suo club d’origine, Podgorica, nonostante la giovane età. E mentre la maggior parte degli osservatori si aspettava che il giovane si ambientasse nel calcio italiano facendo esperienza in Serie C con la Juventus Next Gen, Motta e il suo staff sono stati così colpiti dal giocatore durante la pre-stagione che hanno deciso di aggiungerlo immediatamente alla prima squadra.

Purtroppo, però, per il centrocampista offensivo, non è riuscito a creare continuità dall’inizio della stagione a causa dei suoi ricorrenti problemi fisici. Quando è iniziata la nuova stagione, era già ai margini del campo per un infortunio al tendine del ginocchio. Poi ha subito un altro problema muscolare a fine settembre, ritardando così il suo debutto fino a ottobre.


Dopo aver giocato due brevi apparizioni contro Lazio e Stoccarda, Adzic è rimasto in panchina contro Inter, Parma e Udinese, e non si è visto nel Derby della Mole contro il Torino sabato scorso. Questo perché ha subito un nuovo infortunio muscolare il giorno prima della partita. Il club ha confermato che sarà fuori almeno un paio di settimane a causa di una lesione medio-bassa alla coscia destra.

Secondo Tuttosport, tramite JuventusNews24, Motta ha comunque grande fiducia nel montenegrino, nonostante i suoi continui infortuni ne abbiano limitato l’impatto. L’allenatore della Juventus vorrebbe mantenere Adzic in prima squadra, poiché crede che possa avere un ruolo importante, sia in questa stagione che in futuro.

Il giovane centrocampista offensivo ha un contratto con i giganti della Serie A fino all’estate del 2027.

L’ex allenatore italiano Fabio Capello teme che Dusan Vlahovic non sia il profilo ideale per guidare l’attacco della Juventus di Thiago Motta, una situazione che potrebbe costare cara al club nel lungo termine

A causa della mancanza di alternative, il serbo è stato sempre presente nella formazione titolare dei Bianconeri in questa stagione. È stato schierato in tutte le 12 partite di Serie A e nelle quattro gare di Champions League disputate finora, ottenendo risultati altalenanti. Il suo bottino stagionale comprende sei gol in campionato e altri due in Europa.

Il ventiquattrenne è stato decisivo in alcune occasioni, ma altrettanto impreciso in altre, suscitando discussioni tra tifosi e commentatori sulle sue qualità.

Da parte sua, Capello non mette in dubbio le capacità dell’ex bomber della Fiorentina, ma ritiene che le sue caratteristiche non si adattino pienamente alla filosofia di gioco di Motta.

“La squadra di Thiago Motta sta crescendo, ma c’è sempre un grande punto interrogativo: il centravanti,” osserva il 78enne in un’intervista con La Gazzetta dello Sport via IlBianconero.

“Vlahovic, per via delle sue caratteristiche, non è il numero nove ideale per il suo allenatore. Quindi, fatica molto quando si trova lontano dall’area di rigore. Questo potrebbe essere un problema a lungo termine, almeno se il club aspira a lottare per il titolo di Scudetto in questa stagione.”

Il nazionale serbo è un centravanti classico dotato di un fisico possente e di buona velocità. Ma, come ha spiegato Capello, Vlahovic non è il tipo di attaccante che può arretrare e aiutare i compagni nella costruzione del gioco, come faceva Joshua Zirkzee nel Bologna di Motta nelle ultime due stagioni.

Questo spiega perché i media italiani e inglesi continuano a collegare la Juventus a un possibile trasferimento di gennaio per l’olandese, che sta vivendo momenti difficili da quando ha firmato con il Manchester United la scorsa estate. Resta da vedere se i Red Devils saranno disposti a cedere il 23enne in prestito a gennaio.



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